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al testo di Elsa Paradiso
Desaparecida
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Ho letto l’altra sera geroglifici (lo faccio ogni tanto per odiarti) seduta solitaria in un caffè nelle periferie del Bronx . Annaspavo coi polmoni fra l’aria che via via incupiva e in gorghi mi trascinava l’anima sulle bianche scogliere di Dover (Il mondo, nuda casa. Pareti divelte, la memoria. Fibre ottiche, le vene. Desaparecida, ogni via di scampo.) . Desideravo il mio scialle rosso a fasciare quella nenia di novene, ma lui se ne stava placido in divano con il gatto a dormicchiargli sopra <lontano luce d’anni in buco nero>
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Leonora Lusin
- 10/11/2014 15:02:00
[ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]
Molto coinvolgente,ti porta in una atmosfera malinconica, in un sottofondo musicale,ho sentito il desiderio di rileggerla come si sente il desiderio di riascoltare una bella canzone. Complimenti.
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Nando
- 10/11/2014 07:00:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
Con lintelligenza artistica che ti contraddistingue, hai scelto in questa circostanza una lingua minimalista, affilando così la lama del tuo dirci lincomunicabilità dellindifferenza - o lindifferenza che diventa incomunicabilità di qualunque sentimento o di entrambe le patologie del sentimento amoroso - che "uccidono" lamore e quando vi fossimo "obbligati" per situazione, non dànno vie di scampo: diventano le sbarre di unodiata cella.
Si raccolgono con fare indipendente sui miei scaffali mentali i tuo versi.
Ciao, Elsa, bello leggerti.
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Sara Cristofori
- 09/11/2014 19:38:00
[ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]
sempre di grande atmosfera i tuoi versi... sentivo nel sottofondo il sassofono di Charlie Parker :)
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Silvia De Angelis
- 09/11/2014 10:24:00
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Inconfondibile stile, in questa tua, ove "quel buco nero" risulta assai familiare, a convivenze di vecchia data... Buona domenica Elsa,silvia
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Lorenzo Mullon
- 09/11/2014 09:59:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
il mondo è cosparso di geroglifici che aspettano solo di essere letti dalla sensibilità di un poeta mentre gli altri dormono lontani da se stessi assorbiti in un buco nero di oblio
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